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Aggiornamenti normativi
Appalto di sola fornitura senza indicazione dei costi della manodopera
Il Tar Sardegna si esprime su un appalto bandito in vigenza del D.Lgs 50/2016, dove la fornitura (almeno secondo il Tar) incide in maniera assolutamente maggioritaria. Il Tar stabilisce che, poiché la “lex specialis” non richiedeva l’esibizione in offerta dei costi per la manodopera, la stazione appaltante ha operato correttamente nella valutazione dell’offerta. [[CASESTUDY]] E’ una posizione che, dopo l’articolo 95 comma 10 del vecchio 50, oggi è riportata all’articolo 108 comma 9 del D.Lgs 36/2023 che prevede: 9. Nell’offerta economica l’operatore indica, a pena di esclusione, i costi della manodopera e gli oneri aziendali per l’adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro eccetto che nelle forniture senza posa in opera e nei servizi di natura intellettuale. Dunque, tra vecchio e nuovo codice, per le forniture senza posa i...
Il Tar Sardegna si esprime su un appalto bandito in vigenza del D.Lgs 50/2016, dove la fornitura (almeno secondo il Tar) incide in maniera assolutamente maggioritaria. Il Tar stabilisce che, poiché la “lex specialis” non richiedeva l’esibizione in offerta dei costi per la manodopera, la stazione appaltante ha operato correttamente nella valutazione dell’offerta. [[CASESTUDY]] E’ una posizione che, dopo l’articolo 95 comma 10 del vecchio 50, oggi è riportata all’articolo 108 comma 9 del D.Lgs 36/2023 che prevede: 9. Nell’offerta economica l’operatore indica, a pena di esclusione, i costi della manodopera e gli oneri aziendali per l’adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro eccetto che nelle forniture senza posa in opera e nei servizi di natura intellettuale. Dunque, tra vecchio e nuovo codice, per le forniture senza posa i...
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Il TAR Puglia ha emesso la sentenza n. 826 del 28 giugno 2024 in merito alla gara d'appalto per il servizio di pulizia degli immobili comunali per la durata di due anni. La gara era stata inizialmente aggiudicata a una società in base al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Una società concorrente ha contestato l'esito della gara, adducendo motivi di violazione dei principi di imparzialità, trasparenza e parità di trattamento, nonché di violazione delle norme di legge in materia di appalti pubblici. La ricorrente ha sottolineato l'irragionevolezza del giudizio di non anomalia dell'offerta vincente, e la contraddittorietà tra la valutazione tecnica e il giudizio di congruità dell'offerta stessa. [[CASESTUDY]] Il Comune ha respinto le accuse, mentre la società aggiudicataria non ha partecipato attivamente al giudizio, sebbene formalmente convocata. Il TAR, dopo ...
Il TAR Puglia ha emesso la sentenza n. 826 del 28 giugno 2024 in merito alla gara d'appalto per il servizio di pulizia degli immobili comunali per la durata di due anni. La gara era stata inizialmente aggiudicata a una società in base al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Una società concorrente ha contestato l'esito della gara, adducendo motivi di violazione dei principi di imparzialità, trasparenza e parità di trattamento, nonché di violazione delle norme di legge in materia di appalti pubblici. La ricorrente ha sottolineato l'irragionevolezza del giudizio di non anomalia dell'offerta vincente, e la contraddittorietà tra la valutazione tecnica e il giudizio di congruità dell'offerta stessa. [[CASESTUDY]] Il Comune ha respinto le accuse, mentre la società aggiudicataria non ha partecipato attivamente al giudizio, sebbene formalmente convocata. Il TAR, dopo ...
Game over: per il CdS le offerte pari alla soglia devono essere escluse
Come noto, l’allegato II.2 al nuovo Codice, recante “Metodi di calcolo della soglia di anomalia per l’esclusione automatica delle offerte”, non brilla certo per chiarezza. Al punto 1) relativo al Metodo A) del predetto allegato si afferma che “la congruità delle offerte è valutata sulle offerte che presentano un ribasso pari o superiore a una soglia di anomalia”. [[CASESTUDY]] Al successivo punto 3), al contrario, si prevede che “Tutti gli sconti superiori alla soglia di anomalia sono automaticamente esclusi. Tra le offerte non escluse, la stazione a...
Come noto, l’allegato II.2 al nuovo Codice, recante “Metodi di calcolo della soglia di anomalia per l’esclusione automatica delle offerte”, non brilla certo per chiarezza. Al punto 1) relativo al Metodo A) del predetto allegato si afferma che “la congruità delle offerte è valutata sulle offerte che presentano un ribasso pari o superiore a una soglia di anomalia”. [[CASESTUDY]] Al successivo punto 3), al contrario, si prevede che “Tutti gli sconti superiori alla soglia di anomalia sono automaticamente esclusi. Tra le offerte non escluse, la stazione a...
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Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 21 giugno 2024 n. 2714 ha risposto al seguente quesito: In buona sostanza, lo jus variandi entro il c.d. "quinto d'obbligo", che per decenni aveva trovato la sua naturale fonte direttamente dalla legge, oggi - per i contratti pubblici - è condizionato ad una espressa previsione da inserire nei documenti di gara, non contempla una possibile "opzione di variante in aumento con valenza pubblicistica", bensì una prescrizione di natura meramente negoziale ed avente effetto esclusivamente tra le parti contraenti, con cui la stazione appaltante - nell'ipotetica eventualità in cui si renda necessario un aumento o una diminuzione delle prestazioni fino al quinto dell'importo contrattuale - si riserva il diritto di imporne all'appaltatore l'esecuzione alle originarie condizioni. D'altra parte, proprio la circostanza...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 21 giugno 2024 n. 2714 ha risposto al seguente quesito: In buona sostanza, lo jus variandi entro il c.d. "quinto d'obbligo", che per decenni aveva trovato la sua naturale fonte direttamente dalla legge, oggi - per i contratti pubblici - è condizionato ad una espressa previsione da inserire nei documenti di gara, non contempla una possibile "opzione di variante in aumento con valenza pubblicistica", bensì una prescrizione di natura meramente negoziale ed avente effetto esclusivamente tra le parti contraenti, con cui la stazione appaltante - nell'ipotetica eventualità in cui si renda necessario un aumento o una diminuzione delle prestazioni fino al quinto dell'importo contrattuale - si riserva il diritto di imporne all'appaltatore l'esecuzione alle originarie condizioni. D'altra parte, proprio la circostanza...
MIT: Modifiche contrattuali - Quinto d'obbligo - acquisizione Cig - parte prima
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 21 giugno 2024 n. 2713 ha risposto al seguente quesito: Ai sensi dell'art. 120 comma 9 del D. Lgs. 36/2023 la clausola del quinto d'obbligo può essere fatta valere solo se espressamente richiamata negli atti di gara (vedi anche bando tipo 1); posto quanto sopra, se nel vecchio codice era assodato che il valore del quinto d'obbligo dovesse essere computato al fine della determinazione delle soglie ( e quindi dell'acquisizione del CIG), il nuovo codice, imponendo, over ritenuto opportuno, di prevederlo espressamente (in maniera analoga alle opzioni) fa sorgere il dubbio che l'importo in aumento debba essere ricompreso nel calcolo per l'individuazione della soglia e per l'acquisizione del CIG. Si evidenzia infatti che, nonostante l'art. 14, comma 4 del D. Lgs. 36/2023 disponga che "...Il calcolo tiene co...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 21 giugno 2024 n. 2713 ha risposto al seguente quesito: Ai sensi dell'art. 120 comma 9 del D. Lgs. 36/2023 la clausola del quinto d'obbligo può essere fatta valere solo se espressamente richiamata negli atti di gara (vedi anche bando tipo 1); posto quanto sopra, se nel vecchio codice era assodato che il valore del quinto d'obbligo dovesse essere computato al fine della determinazione delle soglie ( e quindi dell'acquisizione del CIG), il nuovo codice, imponendo, over ritenuto opportuno, di prevederlo espressamente (in maniera analoga alle opzioni) fa sorgere il dubbio che l'importo in aumento debba essere ricompreso nel calcolo per l'individuazione della soglia e per l'acquisizione del CIG. Si evidenzia infatti che, nonostante l'art. 14, comma 4 del D. Lgs. 36/2023 disponga che "...Il calcolo tiene co...
MIT: Modifiche contrattuali - Quinto d’obbligo
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 21 giugno 2024 n. 2455 ha risposto al seguente quesito: L’art. 120 comma 9 del D.Lgs. 36/2023 attribuisce alle stazioni appaltanti la facoltà di imporre all’appaltatore l’esecuzione delle prestazioni alle condizioni originariamente previste dal contratto aumentate o diminuite “fino a concorrenza del quinto dell’importo del contratto”, purché che tale facoltà sia prevista nei documenti di gara iniziali. Il Bando Tipo ANAC n.1/2023 al punto 3.3 nella tabella 3 inserisce tra le voci che compongono il valore globale stimato l’“importo massimo del quinto d’obbligo”. La norma e il Bando Tipo paiono compatibili con l’indicazione da parte delle stazioni appaltanti di un valore inferiore al quinto, previsione che in alcuni casi potrebbe ampliare il novero degli operatori economici interessat...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 21 giugno 2024 n. 2455 ha risposto al seguente quesito: L’art. 120 comma 9 del D.Lgs. 36/2023 attribuisce alle stazioni appaltanti la facoltà di imporre all’appaltatore l’esecuzione delle prestazioni alle condizioni originariamente previste dal contratto aumentate o diminuite “fino a concorrenza del quinto dell’importo del contratto”, purché che tale facoltà sia prevista nei documenti di gara iniziali. Il Bando Tipo ANAC n.1/2023 al punto 3.3 nella tabella 3 inserisce tra le voci che compongono il valore globale stimato l’“importo massimo del quinto d’obbligo”. La norma e il Bando Tipo paiono compatibili con l’indicazione da parte delle stazioni appaltanti di un valore inferiore al quinto, previsione che in alcuni casi potrebbe ampliare il novero degli operatori economici interessat...
Il termine di trenta giorni dall’aggiudicazione definitiva per la stipula del contratto...
Appalto di servizi sotto soglia. La stazione appaltante revoca l’aggiudicazione dopo la sottoscrizione di “Verbale consegna servizio in via d’urgenza e anticipata sotto riserva di legge”. Con la ditta che respinge la bozza di contratto. La ricorrente, tra i vari motivi, deduce che il decorso di tutti i termini dilatori imposti dagli artt. 18[1] e 55[2] del d.lgs. 36/2023 valga, in ogni caso, a sottrarre la società ricorrente dall’obbligo di sottoscrivere qualsivoglia bozza di contratto sottoposta alla propria firma e, di conseguenza, da qualsivoglia ipotesi di inadempimento contrattuale. Tar Sicilia, Catania, Sez. III, 01/07/2024, n. 2345, stabilisce che: 4.6. Per quanto concerne la quarta doglianza, ne viene dapprima eccepita l’inammissibilità, in quanto la possibilità di procedere alla consegna anticipata risultava espressamente prevista nella lettera-invito, rispetto ...
Appalto di servizi sotto soglia. La stazione appaltante revoca l’aggiudicazione dopo la sottoscrizione di “Verbale consegna servizio in via d’urgenza e anticipata sotto riserva di legge”. Con la ditta che respinge la bozza di contratto. La ricorrente, tra i vari motivi, deduce che il decorso di tutti i termini dilatori imposti dagli artt. 18[1] e 55[2] del d.lgs. 36/2023 valga, in ogni caso, a sottrarre la società ricorrente dall’obbligo di sottoscrivere qualsivoglia bozza di contratto sottoposta alla propria firma e, di conseguenza, da qualsivoglia ipotesi di inadempimento contrattuale. Tar Sicilia, Catania, Sez. III, 01/07/2024, n. 2345, stabilisce che: 4.6. Per quanto concerne la quarta doglianza, ne viene dapprima eccepita l’inammissibilità, in quanto la possibilità di procedere alla consegna anticipata risultava espressamente prevista nella lettera-invito, rispetto ...
Quesito per l'individuazione del Rup nella Centrale di Committenza art. 15 d. lgs...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 21 giugno 2024 n. 2499, ha risposto al seguente quesito: Si richiede il seguente chiarimento: una Centrale di Committenza a cui i Comuni hanno delegato la fase dell'affidamento fino alla proposta di aggiudicazione, deve nominare un proprio RUP (art. 15)? in caso affermativo, se questo deve possedere TUTTI i requisiti previsti dall'all. I.2. Diversamente se deve essere un Responsabile di Fase o Responsabile Procedimento, anche privo dei requisiti appartenenti al RUP. Nel caso specifico se si può nominare come RUP o Responsabile di fase il Responsabile di Settore CUC che però non ha detti requisiti (non è un tecnico, non ha maturato esperienza), dovendo curare la fase dell'affidamento. Ovvero se è possibile che venga nominato RUP un dipendente dell'Amministrazione ma appartenente ad altro Settore in posse...
Il Supporto giuridico del Servizio Contratti Pubblici del MIT con il parere del 21 giugno 2024 n. 2499, ha risposto al seguente quesito: Si richiede il seguente chiarimento: una Centrale di Committenza a cui i Comuni hanno delegato la fase dell'affidamento fino alla proposta di aggiudicazione, deve nominare un proprio RUP (art. 15)? in caso affermativo, se questo deve possedere TUTTI i requisiti previsti dall'all. I.2. Diversamente se deve essere un Responsabile di Fase o Responsabile Procedimento, anche privo dei requisiti appartenenti al RUP. Nel caso specifico se si può nominare come RUP o Responsabile di fase il Responsabile di Settore CUC che però non ha detti requisiti (non è un tecnico, non ha maturato esperienza), dovendo curare la fase dell'affidamento. Ovvero se è possibile che venga nominato RUP un dipendente dell'Amministrazione ma appartenente ad altro Settore in posse...
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Digitalizzazione appalti pubblici, proroga di alcuni adempimenti e indicazioni operative alle stazioni appaltanti Al fine di consentire il completamento del processo di digitalizzazione in atto in cui sono impegnate le stazioni appaltanti, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, d’intesa con il Ministero Infrastrutture e Trasporti, con il Comunicato del Presidente del 28 giugno 2024 ha disposto la proroga fino al 31 dicembre 2024 di alcuni adempimenti indicati nella Delibera n. 582/12/2023 e nel Comunicato del Presidente del 10/1/2024. [[CASESTUDY]] In particolare, è stata prorogata la possibilità di utilizzare l’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma PCP dell’Autorità per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro, per l’adesione ad accordi quadro e convenzioni i cui bandi siano stati pubblicati entro il 31/12/2023, per la ripetizione d...
Digitalizzazione appalti pubblici, proroga di alcuni adempimenti e indicazioni operative alle stazioni appaltanti Al fine di consentire il completamento del processo di digitalizzazione in atto in cui sono impegnate le stazioni appaltanti, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, d’intesa con il Ministero Infrastrutture e Trasporti, con il Comunicato del Presidente del 28 giugno 2024 ha disposto la proroga fino al 31 dicembre 2024 di alcuni adempimenti indicati nella Delibera n. 582/12/2023 e nel Comunicato del Presidente del 10/1/2024. [[CASESTUDY]] In particolare, è stata prorogata la possibilità di utilizzare l’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma PCP dell’Autorità per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro, per l’adesione ad accordi quadro e convenzioni i cui bandi siano stati pubblicati entro il 31/12/2023, per la ripetizione d...
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Nel formulare l’offerta l’appellante ha allegato il proprio DGUE in cui ha totalmente omesso di dichiarare il possesso del requisito richiesto (possesso della Categoria OS4). La mancanza del requisito in questione è stata rilevata dal seggio di gara che, stante l’assenza di altre dichiarazioni o della allegazione dell’attestazione SOA., ha verificato se il requisito non dichiarato nella categoria scorporabile OS4 potesse essere soddisfatto con riferimento alla categoria prevalente. [[CASESTUDY]] L’appellante ha fornito i chiarimenti richiesti, rappresentando di aver inteso far ricorso, per la categoria OS4, alla modalità di qualificazione semplificata prevista dall’art. 90, comma 1, DPR n. 207/2010 e documentando il possesso del requisito, secondo le relative modalità, con il richiamo a “lavori analoghi eseguiti direttamente nel quinquennio antecedente la data di pubblic...
Nel formulare l’offerta l’appellante ha allegato il proprio DGUE in cui ha totalmente omesso di dichiarare il possesso del requisito richiesto (possesso della Categoria OS4). La mancanza del requisito in questione è stata rilevata dal seggio di gara che, stante l’assenza di altre dichiarazioni o della allegazione dell’attestazione SOA., ha verificato se il requisito non dichiarato nella categoria scorporabile OS4 potesse essere soddisfatto con riferimento alla categoria prevalente. [[CASESTUDY]] L’appellante ha fornito i chiarimenti richiesti, rappresentando di aver inteso far ricorso, per la categoria OS4, alla modalità di qualificazione semplificata prevista dall’art. 90, comma 1, DPR n. 207/2010 e documentando il possesso del requisito, secondo le relative modalità, con il richiamo a “lavori analoghi eseguiti direttamente nel quinquennio antecedente la data di pubblic...
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L'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) con il comunicato del Presidente del 5 giugno 2024 ha fornito delle linee guida indirizzate alle stazioni appaltanti, sottolineando l'importanza di includere specifiche clausole contrattuali nei contratti pubblici. Queste clausole mirano a proteggere l'identità digitale e i diritti delle amministrazioni pubbliche riguardo al materiale informativo istituzionale, prevenendo al contempo il rischio di lock-in con fornitori esterni. [[CASESTUDY]] Con l'aumento dell'uso di tecnologie digitali e strumenti di comunicazione da parte delle amministrazioni pubbliche, sia per l'interazione con i cittadini che per finalità di marketing, emergono nuove sfide. L'ampio utilizzo dei social media, grazie alla loro efficacia e economicità, espone le pubbliche amministrazioni a rischi inediti, che devono essere considerati attentamente nella preparazione dei do...
L'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) con il comunicato del Presidente del 5 giugno 2024 ha fornito delle linee guida indirizzate alle stazioni appaltanti, sottolineando l'importanza di includere specifiche clausole contrattuali nei contratti pubblici. Queste clausole mirano a proteggere l'identità digitale e i diritti delle amministrazioni pubbliche riguardo al materiale informativo istituzionale, prevenendo al contempo il rischio di lock-in con fornitori esterni. [[CASESTUDY]] Con l'aumento dell'uso di tecnologie digitali e strumenti di comunicazione da parte delle amministrazioni pubbliche, sia per l'interazione con i cittadini che per finalità di marketing, emergono nuove sfide. L'ampio utilizzo dei social media, grazie alla loro efficacia e economicità, espone le pubbliche amministrazioni a rischi inediti, che devono essere considerati attentamente nella preparazione dei do...
Notizie “non utili” nel Casellario ANAC
Il Tar Lazio annulla l’annotazione nel Casellario nei confronti del Consorzio, dovuta alla dichiarazione non veritiera della consorziata in ordine alla sua regolarità fiscale. Secondo la ricorrente l’Autorità avrebbe disposto l’annotazione di una notizia “non utile”, avuto riguardo alla peculiarità della vicenda. Dopo aver sintetizzato la posizione della giurisprudenza, questo quanto stabilito da Tar Lazio, Roma, Sez. I quater, 27/06/2024, n. 12966: 18.5. Chiarito quanto sopra, il Collegio ritiene che la stringata motivazione offerta dall’ANAC in ordine all’utilità della notizia non sia idonea a superare lo strict scrutiny che – secondo la giurisprudenza di questa sezione sopra richiamata (Tar Lazio, I-quater, n. 12637/2022) – deve essere effettuato sull’utilità delle annotazioni disposte nei confronti degli operatori economici in forma consortile. E ciò per le...
Il Tar Lazio annulla l’annotazione nel Casellario nei confronti del Consorzio, dovuta alla dichiarazione non veritiera della consorziata in ordine alla sua regolarità fiscale. Secondo la ricorrente l’Autorità avrebbe disposto l’annotazione di una notizia “non utile”, avuto riguardo alla peculiarità della vicenda. Dopo aver sintetizzato la posizione della giurisprudenza, questo quanto stabilito da Tar Lazio, Roma, Sez. I quater, 27/06/2024, n. 12966: 18.5. Chiarito quanto sopra, il Collegio ritiene che la stringata motivazione offerta dall’ANAC in ordine all’utilità della notizia non sia idonea a superare lo strict scrutiny che – secondo la giurisprudenza di questa sezione sopra richiamata (Tar Lazio, I-quater, n. 12637/2022) – deve essere effettuato sull’utilità delle annotazioni disposte nei confronti degli operatori economici in forma consortile. E ciò per le...